La ristorazione italiana tra inflazione e nuovi equilibri di prezzo

Il settore della ristorazione italiana si trova a fare i conti con un contesto economico caratterizzato da dinamiche inflazionistiche contrastanti. Mentre l’inflazione generale accelera a +0,9% rispetto al +0,7% di settembre, trainata dall’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, il comparto della ristorazione registra segnali di lieve rallentamento.

A ottobre, l’inflazione nei servizi di ristorazione si attesta al +3,0%, un dato che scende al +2,9% per la ristorazione commerciale. Nonostante questo rallentamento, alcune voci specifiche continuano a registrare aumenti sopra la media. In particolare, il profilo inflazionistico dei bar rimane stabile al +3,3%, con incrementi significativi per i prodotti di pasticceria e gelateria, sia al bar che in altre tipologie di vendita.

Per quanto riguarda ristoranti e pizzerie, i prezzi sono aumentati del +3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I servizi di gastronomia segnano una crescita del +2,9%, mentre il delivery mostra un incremento più contenuto, pari al +1,5%. Anche le mense scolastiche e aziendali subiscono un’impennata, registrando un aumento del +4,7%.

Questi dati evidenziano un quadro complesso per la ristorazione italiana, stretta tra la necessità di mantenere competitività e l’impatto dell’aumento dei costi delle materie prime. Se da un lato la riduzione del ritmo inflazionistico nei prezzi della ristorazione rappresenta un segnale positivo per i consumatori, dall’altro le differenze nei sottosettori impongono strategie mirate per affrontare queste sfide.

La ripresa del comparto dipenderà anche dalla capacità di adattarsi a un contesto in continua evoluzione, trovando nuovi equilibri tra qualità, prezzo e sostenibilità economica.

Fonte: https://www.fipe.it/wp-content/uploads/2024/12/NOTAINFO_prezzi_Ottobre2024.pdf

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