L’Italia è universalmente riconosciuta per la qualità della sua cucina, ma non riesce a competere altrettanto bene nella gestione imprenditoriale della ristorazione. Secondo il Rapporto Ristorazione FIPE 2024, nel 2023 si sono registrate ben 15.188 chiusure contro solo 6.205 nuove aperture, con un saldo negativo di quasi 9.000 esercizi. Questo scenario evidenzia la difficoltà del settore a mantenere una stabilità economica, complice una gestione che, spesso, non riesce ad adattarsi alla variabilità della domanda e ai nuovi modelli di business.
Il Revenue Management, introdotto negli anni ’70 dall’American Airlines, potrebbe rappresentare una soluzione innovativa per il settore. Questa strategia di prezzo dinamico permette di ottimizzare la redditività, vendendo il prodotto giusto, al cliente giusto, al momento giusto e con il margine corretto. Negli Stati Uniti, l’applicazione del Revenue Management alla ristorazione dagli anni ’90 ha permesso di affrontare le fluttuazioni del mercato e di massimizzare i profitti.
In Italia, tuttavia, questo approccio è ancora poco diffuso e spesso percepito come inadatto al settore, nonostante il suo potenziale per far fronte ai problemi strutturali del mercato. L’adozione del Revenue Management potrebbe aiutare i ristoratori italiani a sfruttare al meglio le risorse disponibili, ottimizzare i costi e rispondere efficacemente alle variazioni della domanda, contribuendo così a invertire il trend negativo e a rendere il settore più competitivo e resiliente.
Fonte: https://www.ristorazioneitalianamagazine.it/revenue-management-far-esplodere-gli-incassi-ristorante/
