Nell’ultimo Wine Report, realizzato da Nomisma in collaborazione con NIQ-NielsenIQ, emerge un calo del consumo di vino a volume di quasi il 3% rispetto all’anno precedente, nonostante i segnali di ripresa registrati principalmente all’estero. Parallelamente a questo fenomeno, cresce l’ordinazione di drink abbinati alle pietanze nei ristoranti, si consolida il trend dei cocktail alcol-free, e si affermano le carte del kombucha nel fine dining.
Denis Pantini, responsabile di Wine Monitor, conferma un calo della crescita dei consumi rispetto al primo semestre di riferimento e all’anno scorso. La mixology è in voga, soprattutto tra i più giovani, che a tavola bevono meno vino, preferendo superalcolici nel post-cena. Luciano Sbraga, Vicedirettore di Fipe Confcommercio, parla invece di un rallentamento della crescita, più che di un vero e proprio calo, con un cambiamento nella tipologia di vini consumati al ristorante: si prediligono vini bianchi più vivaci e con un contenuto alcolico inferiore.
Fonte: https://www.repubblica.it/il-gusto/2024/09/04/news/meno_vino_piu_cocktail_bevande_analcoliche_cosa_beviamo_al_ristorante-423490775/