Cambiamento nella ristorazione italiana: perché innovare è essenziale per crescere

Durante l’assemblea annuale di Fipe Confcommercio, il presidente Lino Enrico Stoppani ha sottolineato l’urgenza di una svolta nella ristorazione italiana, troppo a lungo penalizzata dall’imprenditoria di necessità. Questo fenomeno, legato a chi apre locali per mancanza di alternative, ha ridotto la qualità, la produttività e la professionalità del settore. Stoppani ha ribadito che oggi è impossibile restare competitivi senza puntare sulle competenze e su una visione imprenditoriale più strutturata.

Negli istituti alberghieri, ad esempio, le ore di laboratorio pratico sono insufficienti e spesso mancano le risorse essenziali. A ciò si aggiunge una cronica carenza di personale, dovuta alla percezione negativa del lavoro nella ristorazione: bassa qualità del lavoro, stipendi ridotti e scarse prospettive di carriera.

Il ruolo delle istituzioni

La richiesta al governo è quella di intervenire con regole più stringenti per l’accesso e il mantenimento delle licenze, oltre a una formazione obbligatoria continua per chi opera nel settore. Senza queste misure, il rischio è quello di compromettere la leadership italiana nel mondo del cibo e danneggiare anche il turismo. Il presidente Stoppani ha inoltre proposto di introdurre l’educazione alimentare come materia scolastica, per sensibilizzare le nuove generazioni.

Fonte: https://www.linkiesta.it/2024/11/lappello-di-fipe-confcommercio-al-governo-per-modernizzare-la-ristorazione-italiana/

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