Il settore della ristorazione in Italia è in crescita: nuove aperture e servizi

Nel secondo trimestre del 2024, il settore della ristorazione in Italia ha registrato segnali di crescita con 280 nuove aperture, portando il totale a 137.668 ristoranti attivi. Le nuove aperture si concentrano prevalentemente al Sud e nelle Isole. La cucina italiana rimane la più popolare tra i nuovi locali, mentre la digitalizzazione, con una forte presenza sui social e menù online, si conferma fondamentale per la competitività.

Imprenditoria femminile in crescita: un’analisi del Centro Studi di FIPE-Confcommercio

Secondo una ricerca del Centro Studi di FIPE-Confcommercio basata su dati di Infocamere, l’imprenditoria femminile rappresenta il 28,9% delle imprese di ristorazione e pubblici esercizi, con 95.870 aziende gestite da donne. Bar e caffè sono i settori più rappresentati. Le regioni con la più alta percentuale di imprenditrici sono Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Umbria. Valentina Picca Bianchi, Presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di FIPE, sottolinea l’importanza di sostenere e far crescere ulteriormente questo trend, pur evidenziando la necessità di un maggior numero di donne in ruoli dirigenziali.

Ristorazione e turismo: traino dell’economia italiana anche nel 2025

Secondo il Cerved Industry Forecast 2024-25, le aziende italiane vedranno una leggera crescita del fatturato (+0,5%) nel 2024, con i settori del turismo e della ristorazione che continuano a trainare l’economia grazie alle loro performance positive. Nel 2025, questi comparti registreranno un ulteriore incremento del giro d’affari dell’1,2%. Lo studio evidenzia inoltre che oltre il 50% delle aziende si troverà in un’area di sicurezza e solvibilità, mantenendo un profilo di rischio stabile in linea con l’attuale andamento dei mercati.

Rinnovato il contratto collettivo nazionale per il settore Ristorazione

Siglato, il 5 giugno a Roma, il rinnovo del CCNL per i dipendenti dei Pubblici Esercizi della Ristorazione Collettiva e Commerciale. Tra le novità: un aumento di 200 euro in busta paga, il potenziamento dell’assistenza sanitaria integrativa, la revisione dell’inquadramento del personale e una durata del contratto di tre anni e mezzo.

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